La valle del fiume Agri, zona strategica per il patrimonio naturale e le riserve energetiche presenti, è un’area ad altissimo rischio sismico ponendosi sui livelli più elevati di pericolosità regionale.
La presenza di una serie di faglie minori in direzione antiappenninica è causa di numerosi eventi sismici, generalmente di medio-bassa intensità, caratterizzati da periodi di ritorno più brevi. Sebbene vi siano studi recenti sulla tettonica dell’area, il problema dell’individuazione dell’espressione superficiale delle strutture tettoniche principali non è ancora risolto.
L’utilizzo di approcci metodologici che mettono insieme informazioni provenienti da discipline diverse è reso inoltre fondamentale nelle zone in cui sono particolarmente difficili l’individuazione e l’analisi di strutture attive come avviene nel caso di faglie nascoste o cieche.
Lo studio ha analizzato le eventuali deformazioni crostali e gli stati deformativi del territorio che possono fornire un valido contributo agli studi di geofisica ed alla sismologia.
È stata costituita una Rete Geodetica, Global Positioning System (GPS), costituita da 4 stazioni permanenti (Potenza, Villa d’Agri, Spinoso, Sant’Arcangelo) e da 50 stazioni non permanenti con periodiche acquisizioni di dati.
Le misure sono iniziate nel settembre 2007 ed una prima stima delle deformazioni crostali è stata ottenuta dal processamento di dati satellitari – Synthetic Aperture Radar (SAR), periodo 1992-2004.