Sono aperte le iscrizioni per partecipare al laboratorio cinematografico itinerante* “Alla riscoperta dei luoghi di Rosi”, in programma il 28 novembre a Craco e Aliano.
Traendo ispirazione dal romanzo autobiografico di Levi, “Cristo si è fermato a Eboli” si seguiranno le tracce del documentario girato da Rosi in Basilicata, passando dalla storia narrata nell’opera alla sua trasposizione cinematografica, fino ad arrivare al racconto dei giorni nostri con l’obiettivo di contribuire a una nuova “narrazione” del Sud.
Il laboratorio cinematografico si inserisce nelle attività programmate per l’evento “RibaP-Ribaltare la Prospettiva. I flussi migratori tra passato e presente: narrazioni sovrapposte sul mondo”, organizzato dal Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo (CGIAM) in collaborazione con il Centro Sperimentale delle Arti del Mediterraneo (CeSAM), l’Università degli Studi della Basilicata (UNIBAS), la Cineteca Lucana e il Museo del Cinema di Torino, che avrà luogo presso il Piccolo Teatro del CeSAM nelle giornate 29 e 30 novembre.
Il Laboratorio sarà gratuito e prevede la partecipazione di massimo 20 persone. A guidare i partecipanti saranno i registi svedesi Bjorn Blixt e Peter Englesson, autori dell’eccezionale documentario che mostra il dietro le quinte del film “Cristo si è fermato a Eboli” di Francesco Rosi (girato a Guardia Perticara, Craco, Aliano e Matera) nonché la prof.ssa Manuela Gieri, docente di Storia del cinema dell’Università della Basilicata.
Un’irripetibile opportunità, dunque, per ripercorrere alcuni dei luoghi ripresi nel 1979, in particolare Craco e Aliano, e l’occasione per cimentarsi direttamente con la produzione di un reportage audiovisivo con il supporto di una troupe cinematografica della Digital LightHouse che accompagnerà il gruppo per l’intero percorso alla riscoperta di quei luoghi e delle trasformazioni che li hanno investiti.
Nel pomeriggio del 29 novembre, il laboratorio itinerante si sposterà negli Studios di Digital LightHouse, dove i partecipanti saranno impegnati nella parte conclusiva del progetto: la post produzione di quanto registrato nella mattinata precedente. In questa fase sarà compito dei partecipanti restituire la propria esperienza sul set in un primo draft di script (diario di regia) che sarà poi condiviso con il gruppo e riformulato in una direzione narrativa comune, diventando così il punto di riferimento per il montaggio del documento audiovisivo.
Un’esperienza pratica e coinvolgente, capace di accrescere la creatività, promuovere la collaborazione e approfondire la comprensione pratica del processo cinematografico: dalla sceneggiatura, al montaggio alla post produzione. Il risultato del laboratorio sarà poi presentato al pubblico nella serata del 30 novembre, giornata finale di RibaP.
In vista del laboratorio itinerante, gli iscritti, ove lo ritenessero utile, potranno visionare la pellicola “Cristo si è fermato a Eboli” presso il Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo (Centro Direzionale, via di Giura 54 a Potenza) nei seguenti pomeriggi: venerdì 24 e lunedì 27, alle ore 15:30.
Per garantirsi un posto in questa straordinaria esperienza cinematografica, informazioni sul programma e iscrizione, inviare una mail a info@cgiam.org o un messaggio al 3487422103 entro lunedì 26/11/2023.
*il transfer sarà reso disponibile dall’organizzazione.
La partenza è prevista alle ore 9 da piazza Zara, rientro ore 18 circa – Pranzo al sacco a cura dei partecipanti.
Dal 28 al 30 novembre il Piccolo Teatro del CeSAM a Potenza ospiterà la rassegna “RibaP – Ribaltare la prospettiva. “I flussi migratori tra passato e presente: narrazioni sovrapposte sul mondo”, una manifestazione culturale innovativa che ha l’obiettivo di offrire una visione “ribaltata” del mondo, con il Sud Italia che diviene metafora del Sud del Mondo, con le sue potenzialità, ataviche incertezze e contraddizioni.
L’evento è organizzato dal Centro di Geomorfologia Integrata del Mediterraneo, in collaborazione con il Centro Sperimentale delle Arti del Mediterraneo (CeSAM), l’Università degli Studi della Basilicata (UNIBAS) la Cineteca Lucana e con il patrocinio del Museo del Cinema di Torino, del Comune di Craco, del Parco “Carlo levi” di Aliano e della Società Cooperativa “Oltre l’Arte” di Matera.
Un programma ricco di appuntamenti a cui parteciperanno figure di spicco del panorama accademico, giornalistico e cinematografico locale, nazionale e internazionale con l’obiettivo di: indagare il fenomeno più ampio delle migrazioni (politiche, economiche, sociali, climatiche ecc.) attraverso l’incisiva lente delle narrazioni audiovisive (film documentari, inchieste e reportage); stimolare l’analisi etnoantropologica, storica e geografica e, infine, creare un tavolo di confronto multidisciplinare per esplorare e analizzare le molteplici sfaccettature del suddetto fenomeno.
Un vero e proprio viaggio cinematografico che troverà applicazione pratica nel Laboratorio Cinematografico Itinerante “Alla riscoperta dei luoghi di Rosi” (INFO), in programma il 28 novembre, tra Craco e Aliano. Il laboratorio, a cui potranno partecipare, previa iscrizione, un gruppo di massimo 20 persone, sarà guidato dai registi svedesi Bjorn Blixt e Peter Englesson (autori dell’eccezionale documentario che mostra il dietro le quinte del film “Cristo si è fermato a Eboli” di Francesco Rosi e dalla prof.ssa Manuela Gieri, docente di Storia del cinema dell’Università della Basilicata.
Un’irripetibile opportunità per ripercorrere alcuni dei luoghi ripresi nel 1979 e l’occasione per cimentarsi direttamente con la produzione di un reportage audiovisivo con il supporto di una troupe cinematografica della Digital LightHouse che accompagnerà il gruppo per l’intero percorso e che li supporterà nell’attività di post produzione nel pomeriggio del 29 novembre, presso i loro Studios.
Il documento audiovisivo sarà poi presentato al pubblico nella serata del 30 novembre, giornata finale dell’evento nell’ambito della quale sarà consegnato il Premio intitolato alla regista Lina Wertmuller.
Il CGIAM, insieme alle sue sezioni, la Biblioteca Leggeri e il Centro Studi Internazionali “E. Colombo”, sono ufficialmente operativi nella nuova sede di Potenza, in Via di Giura (c/o il Centro Direzionale).
Si è concluso il Festival “Città Identitarie”, manifestazione il cui obiettivo è quello di riscoprire, valorizzare e promuovere la storia e la cultura delle città italiane.
Una kermesse unica che “ha fatto viaggiare gli spettatori dentro i simboli identitari di Potenza, tra letteratura, storia e musica alla scoperta di chi ha reso la cittadina conosciuta nei secoli”.
E tra i personaggi che hanno dato lustro al capoluogo lucano, e non solo, non potevano mancare due figure straordinarie come l’Ing. Maurizio Leggeri e il Presidente Emilio Colombo.
Alla memoria dell’Ing. Leggeri, anche Presidente del Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo dal 1988 al 2012, è stato dedicato il premio “La Città Sostenibile 2023”, per aver, con la sua attività, favorito la nascita della Protezione Civile.
La professionalità e la passione e dedizione per il suo lavoro sono state ricordate durante l’evento “Leggere le Città Identitarie”, occasione in cui è stato commentato il suo libro “Una casa sicura per tutti”. Ospiti dell’incontro, svoltosi nella caratteristica Piazza Duca della Verdura, il prof. Rodolfo Console, Presidente del CGIAM e Antonio Colangelo, Presidente del Distretto Tecnologico di Basilicata TeRN.
Il Festival “Città identitarie” ha omaggiato anche il Presidente Emilio Colombo. Il Prof. Donato Verrastro, Direttore del Centro Studi Internazionali Emilio Colombo, e il Prof. Giampaolo D’Andrea hanno ripercorso le tappe più importanti della vita del politico lucano, raccontate nel libro “Emilio Colombo. L’ultimo dei Costituenti”.
Di seguito i servizi del TGR Basilicata relativi ai due eventi.
Lunedì 10 luglio alle 10, presso la Biblioteca Centrale dell’UNIBAS (Polo delle Scienze Umane) in via Nazario Sauro a Potenza, partirà ufficialmente la 1^ edizione de “La letteratura erudita nella Grecia antica. Esegesi, lessicografia, grammatica”.
L’iniziativa, in programma dal 10 al 14 luglio nel capoluogo lucano, è stata organizzata dall’Università di Basilicata, in partnership con altre università italiane ed internazionali e annovera tra i suoi partner anche il CGIAM.
Ai saluti istituzionali di rito farà seguito la lezione inaugurale che prevede, tra gli altri, l’intervento di Maria Lucia Trivigno, Direttore del Centro di Geomorfologia (Scarica la Locandina).
Sarà possibile seguire l’evento anche da remoto a questo link: https://meet.google.com/tvc-rtre-rjt.
Per il programma completo: https://portale.unibas.it/…/scuola-estiva-letteratura…
Sarà Potenza ad ospitare la 1^ Edizione de “La letteratura erudita nella Grecia antica. Esegesi, lessicografia, grammatica” in programma dal 10 al 14 luglio 2023 presso la sede del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi della Basilicata di via Nazario Sauro.
L’iniziativa, organizzata dall’Università di Basilicata, in partnership con altre università italiane ed internazionali, ha tra i suoi partner anche il CGIAM ed è rivolta a specializzandi, dottorandi e giovani ricercatori in studi classici e bizantini.
Lezioni frontali, seminari, laboratori, visite a carattere storico – archeologico ed incontri conviviali con illustri accademici e professionisti della digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio storico e culturale animeranno i cinque giorni della Scuola Estiva, coordinata dalla Prof.ssa Elena Esposito, docente di Lingua e letteratura greca e Papirologia dell’UNIBAS.
Il corso è destinato a quindici giovani studiosi italiani o stranieri che abbiano preferibilmente già acquisito una formazione di base relativa alle tematiche oggetto della Scuola anche se, a discrezione della Commissione, potranno essere ammessi ulteriori cinque candidati.
Chi fosse interessato a parteciparvi ha tempo fino alle ore 12:30 di lunedì 15 maggio 2023 per inoltrare la propria candidatura.
Per ulteriori informazioni:
https://portale.unibas.it/site/home/didattica/scuola-estiva-letteratura-erudita-antica.html
Nel 5° anniversario dalla scomparsa ricordiamo l’Ing. Maurizio Leggeri (1932 – 2018) – Presidente del CGIAM per quasi un trentennio – insieme all’archeologo Dinu Adamesteanu (1913 – 2004) del quale quest’anno ricorrono i 110 anni dalla nascita.
Due illustri studiosi riconosciuti in ambito nazionale e internazionale che hanno condiviso interessi e passioni comuni grazie anche ad un profondo rapporto di stima e amicizia che risale agli anni ’70 periodo in cui fu istituito il CGIAM. Infatti, Dinu Adamesteanu, il primo Soprintendente per i Beni Archeologici della Basilicata, è stato uno dei Soci Fondatori del CGIAM, nato ufficialmente nel febbraio del 1979.
Testimonianza del forte legame tra i due illustri studiosi è una dedica autografa di Dinu Adamesteanu all’Ing. Maurizio Leggeri che è stata rinvenuta durante l’attività di catalogazione del cospicuo patrimonio librario che costituisce la Biblioteca “Maurizio Leggeri”.
La Biblioteca Maurizio Leggeri è nata proprio grazie alla straordinaria eredità letteraria, professionale e personale che l’ingegnere lucano ha voluto lasciare alla collettività. Un patrimonio documentale e librario ricco di testi tecnico-scientifici, monografie e riviste di notevole interesse su temi prettamente specialistici quali: ingegneria, architettura, geologia e geomorfologia.
Il testo con la dedica “Macchia di Rossano – Il Santuario della Mefitis”, pubblicato nel 1992, è disponibile alla consultazione presso la Biblioteca Leggeri (v. Catalogo SapereBAS).
Venerdì 3 febbraio, in occasione della 1^ Giornata sulla Cooperazione Interregionale e Transnazionale, tra le altre progettualità è stato presentato anche “MagNet – La Rete dei Musei della Magna Grecia”.
L’evento, in programma nell’Aula Magna del Campus di Matera dell’Università degli Studi di Basilicata, è stato organizzato nell’ambito dell’Avviso Pubblico per la selezione di progetti di cooperazione interregionale e transnazionale a valere sul Programma Operativo Regionale FESR 2014/2020, approvato dalla Giunta regionale a novembre 2019. L’Avviso era finalizzato a promuovere la creazione di partenariati interregionali e/o transnazionali per lo scambio di buone pratiche e il trasferimento di conoscenze.
Avviato nel novembre 2021, MagNet ha come obiettivo primario quello di rilanciare i luoghi di cultura come i musei e i siti archeologici, duramente colpiti durante la pandemia e di “risvegliare” l’interesse sopito del visitatore operando sull’attrattività e sulle innovazioni tecnologiche al fine di rendere questi spazi più dinamici, vivaci e moderni.
Perché ciò trovi effettiva attuazione MagNet propone l’implementazione di un modello di conoscenza e fruizione dei musei e delle aree archeologiche lucane della Magna Grecia in un’ottica innovativa e sostenibile, avvalendosi di nuovi media e strumenti digitali – il Digital Heritage – per promuoverne e incrementarne il potenziale attrattivo.
Il progetto è stato illustrato da Lucia Trivigno, Direttore del CGIAM, Lucia Colangelo, archeologo, dal game designer Adriano Bizzoco e ha visto la presenza dei partner greci di progetto PED-IN (Unione Regionale dei Comuni delle Isole Ionie).
E’ possibile consultare tutta la documentazione dell’evento al seguente link:
http://europa.basilicata.it/fesr/i-giornata-cooperazione/.
Il Presidente, i Soci, e i Componenti del Consiglio Tecnico Scientifico del Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo (CGIAM), insieme al personale tutto, esprimono il proprio cordoglio per la recente scomparsa del Prof. Giancarlo Avena.
Già titolare della cattedra di Fitogeografia presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma e l’Università di Cagliari, rivestendo anche il ruolo di Direttore dell’Orto Botanico di entrambi gli atenei, ha svolto l’insegnamento di Botanica Forestale presso l’Università degli Studi della Basilicata.
Il Prof. Avena, noto studioso di botanica, è stato tra i Soci Fondatori del CGIAM, nonché componente del Comitato Scientifico di Coordinamento. Si ricorda ancora vivamente il contributo che egli ha dato alle attività del Centro.
Per una testimonianza della sua dedizione alla ricerca e del suo entusiasmo per idee scientifiche innovative si rimanda all’intervista da lui rilasciata alla Rivista dei Curatori Fallimentari nel 1998 (http://www.mauriziocalo.org/1998/p0698.html).
Prende il via sabato 12 novembre 2022 Visioni Verticali – Ambiente e Territori il nuovo Festival del Cinema di Potenza.
Il Festival è organizzato dal Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo (CGIAM), in partnership con Polimeri Associazione Culturale, grazie a un cofinanziamento della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, Bando Progetti speciali cinema – Annualità 2022. Partner tecnici dell’evento sono Digital Lighthouse e la Cineteca Lucana.
Tanti gli eventi previsti che vedranno la partecipazione di specialisti del settore e ospiti speciali del panorama cinematografico nazionale e internazionale.
Ecco il link al programma completo:
https://www.visioniverticali.it/ambiente…/programma-2022/
Nelle giornate della kermesse si succederanno proiezioni di film, masterclass di recitazione e di regia, performance musicali e teatrali, talk, laboratori per bambini e tanto altro.
Prevista anche una mostra permanente dedicata a Pier Paolo Pasolini e la proiezione del suo film “Il Vangelo secondo Matteo” girato in Basilicata. L’omaggio si inserisce tra gli eventi del centenario dalla nascita di una delle personalità più rappresentative del Novecento italiano.
Obiettivo dell’intera kermesse è quello di valorizzare il territorio lucano e il patrimonio culturale della Basilicata, celebrandone i suoi talenti in ambito cinematografico. La promozione del territorio è infatti uno dei pilastri fondamentali del Festival che vuole, in primo luogo, far emergere il potenziale di una terra che ha ancora tanto da raccontare.
Gli eventi come da programma si svolgeranno a Potenza presso Palazzo della Cultura in Piazza Matteotti e al Piccolo Teatro (Principe di Piemonte) in via Don Minozzi.
Tra gli eventi della manifestazione è prevista la presentazione ufficiale del Centro Sperimentale delle Arti Mediterranee (CeSAM) che ospiterà il Festival al Piccolo Teatro (Principe di Piemonte).
Il CeSAM si candida a diventare un nuovo hub culturale della città di Potenza. Un’Accademia la cui mission è promuovere i settori delle Arti Culturali e Creative con specifica attenzione alla musica, al teatro e alla cinematografia. Un luogo, dunque, che si presenterà come centro aggregatore e propulsore dell’arte in tutte le sue forme e che rappresenterà un unicum per la regione Basilicata e per il Mezzogiorno.
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