Il progetto “SPRINt – Strategie integrate per la PRevenzione e il monitoraggio del rischio INcendi e la sensibilizzazione delle comunità”, candidato dal CGIAM, in partnership con la Fondazione Osservatorio Regionale Ambientale, il Parco Nazionale Appennino Lucano e l’Università degli Studi della Basilicata – Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (DiCEM) è uno dei 21 progetti finanziati con la quarta edizione del Bando Ambiente promosso dalla Fondazione con il Sud per salvaguardare la biodiversità di parchi e aree protette nel Sud Italia, con l’aiuto delle comunità locali.
Associazioni, organizzazioni di volontariato e cooperative sociali hanno presentato 72 proposte per la prevenzione e per la riduzione dei rischi ambientali all’interno dei Parchi e delle Aree naturali protette meridionali. Tra queste, sono state selezionate quelle che sono state valutate come le più capaci di generare valore sul territorio: 8 interessano la Campania, 6 la Sicilia, 4 la Basilicata, 1 la Puglia, 1 la Sardegna e 1 riguarda il Parco Nazionale del Pollino, tra Basilicata e Calabria.
Il progetto SPRINt ha l’obiettivo di definire una metodologia integrata, esportabile e low cost, che consenta agli Enti gestori delle aree protette sia una più efficace implementazione dei Piani annuali e pluriennali di gestione, attraverso la redazione di mappe del rischio incendi continuamente aggiornabili, sia un monitoraggio pro-attivo dello stesso rischio con l’utilizzo di dati gratuiti telerilevati da satellite.
La metodologia che si intende sviluppare consentirà non solo di individuare le aree percorse da incendio ma anche di quantificare la reale severità del danno al fine di definire la reale necessità, le modalità e i tempi degli interventi per il “restauro” ambientale delle aree danneggiate.
Ulteriori attività di progetto sono, inoltre, accrescere la sensibilizzazione e la conoscenza delle popolazioni locali sui temi del fenomeno degli incendi boschivi.
Infine, verrà realizzata una App per la segnalazione di probabili inneschi, a servizio di tutti i soggetti coinvolti nella previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi.
Maggiori informazioni sono al link
https://www.fondazioneconilsud.it/news/21-progetti-per-la-biodiversita/
Alla Biblioteca allocata presso il CGIAM intitolata all’Ing. Maurizio Leggeri, si affianca un importante Archivio, con 1098 unità di conservazione, costituito principalmente dalla documentazione prodotta dall’Ing. Maurizio Leggeri, negli anni di attività tra il 1963 e il 2012, nonché dall’Arch. Antonio Costabile, uno dei soci dell’ArchStudio, di cui lo stesso Leggeri è stato cofondatore.
L’Archivio è costituito principalmente da cartografie storiche, progetti e corrispondenza, per lo più legati alla storia degli interventi geologici, ingegneristici, architettonici e paesaggistici della regione Basilicata, rappresenta, dunque, un patrimonio prezioso ed indispensabile per ricostruire anche la storia dell’urbanistica della nostra regione.
Per ulteriori informazioni, consultare la pagina del sito dedicata all’Archivio accessibile da menù oppure scrivere a archivio@cgiam.org.
Il 13 Aprile 2018, si è spento a Potenza il Presidente Onorario del Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo, l’Ing. Maurizio Leggeri.
L’Ing. Leggeri è stato tra i fondatori del Centro, nonché Presidente del Centro stesso dal 1988 al 2012 e da allora Presidente Onorario.
Lui ci ha insegnato l’amore per la conoscenza e il coraggio di superare gli ostacoli. Ci ha trasmesso il principio che guida il nostro operato: studiare l’ambiente in tutte le sue componenti per migliorare la vita delle persone e renderla “più sicura”.
L’Ing. Leggeri lascia un’eredità straordinaria, e la sua scomparsa crea un vuoto in tutti coloro che ne hanno potuto apprezzare la forza intellettuale, il valore scientifico, l’amore per la libertà e la tensione morale.
Al fine di rafforzare il valore storico-politico del Presidente Emilio Colombo, e dunque per non disperderne la memoria dell’azione politica ed istituzionale, il 10 aprile, giorno in cui ricorre l’anniversario della sua nascita, il Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo ha promosso e costituito il Centro Studi Internazionali “Emilio Colombo”, la prosecuzione del già esistente CISST, al quale il CGIAM ha conferito tutto il patrimonio storico, culturale e di ricerca in suo possesso, compresi il documentario “Emilio Colombo. Memorie di un Presidente” ed il volume edito da Laterza.
Il Centro Studi Internazionali “Emilio Colombo”, oltre a portare avanti le iniziative già messe in campo negli anni precedenti dal CISST, si prefigge come obiettivo il rafforzamento a livello nazionale ed internazionale dei valori e delle idee che hanno caratterizzato la vita politica ed istituzionale del Presidente Colombo.
Il Centro Studi è aperto a tutti coloro i quali, a più livelli, vorranno contribuire positivamente a perseguire questi grandi obiettivi.
Lunedì 10 Aprile alla Camera dei Deputati il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ha presieduto la presentazione del libro “Emilio Colombo. L’ultimo dei costituenti”, a cura di Donato Verrastro ed Elena Vigilante [Roma-Bari, Laterza, 2016].
Alla presentazione hanno partecipato, inoltre, l’ideatore del progetto “Emilio Colombo”, Antonio Colangelo ed il curatore del volume, Donato Verrastro.
Il libro, nasce nell’ambito di un programma di ricerca volto al recupero e alla valorizzazione delle fonti orali del Novecento italiano, a partire dalle testimonianze dei più incisivi protagonisti della scena politica nazionale e internazionale.
L’integrazione tra linguaggi diversi in campo storiografico, che negli ultimi anni ha visto moltiplicarsi le ricerche nel campo della public history, ha avuto in questo volume un significativo esempio di laboratorio operativo.
L’impianto del lavoro, che si caratterizza per la trascrizione integrale della testimonianza lasciata da Emilio Colombo sugli oltre sessant’anni di vita politica a servizio delle istituzioni italiane ed europee (oltre che di quelle di alcuni dei più significativi testimoni della prima Repubblica), consente di cogliere, attraverso un’ottica interna alle istituzioni, dinamiche e processi del lungo secondo dopoguerra italiano.
Dal lavoro di ricerca che ha preceduto la pubblicazione del volume emerge di Emilio Colombo il profilo netto di uno statista di primo piano, che si staglia su uno sfondo rappresentato dalla storia italiana e internazionale del cinquantennio che intercorre tra la nascita della Repubblica e gli anni Novanta del Novecento.
In questo quadro, interpretazioni politiche, strategie diplomatiche, dinamiche istituzionali, ricostruzioni puntuali e documentate, retroscena e aneddoti, rappresentano il vero punto di forza di una fonte che, edita con un apparato critico di supporto, si aggiunge al patrimonio documentario già disponibile, integrandone significativamente il potenziale informativo.
Si è tenuto a Roma, lo scorso 5 Aprile, presso la sede dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il secondo small group meeting del Progetto Europeo SAVEMEDCOASTS (Sea level rise scenarios along the Mediterranean coasts), organizzato dall’INGV, in collaborazione con i partner CGIAM (Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo – Italia) e ISOTECH (Environmental Research and Consultancy – Cipro), e finanziato dalla DG-ECHO (European Civil Protection and Humanitarian Aid Operations of European Commission), in ambito di Protezione Civile.
Il progetto, che coinvolge numerose istituzioni nazionali e internazionali (vedi www.savemedcoasts.eu), promuove la prevenzione dai disastri naturali nelle zone costiere del Mediterraneo sottoposte all’aumento del livello marino a causa dei cambiamenti climatici.
SAVEMEDCOASTS vuole fornire scenari multi-temporali dell’ingressione marina lungo le coste, preparando gli stakeholder e i decisori politici del Paesi Mediterranei ad affrontare nel modo più consapevole questi cambiamenti.
L’Obiettivo è procedere, attraverso una campagna di comunicazione, all’individuazione di soggetti specifici che, per la loro funzione sul territorio costiero, hanno il mandato di programmare e pianificare azioni di prevenzione. Inoltre, altra priorità del progetto, è coinvolgere i Paesi che soffrono l’aumento del livello marino, causato da subsidenza e cambiamenti climatici.
Il 4 aprile, con inizio alle ore 10, presso la Sala Verrastro, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del volume “Emilio Colombo. L’ultimo dei costituenti”.
Hanno presieduto la conferenza stampa il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il sindaco di Potenza, Dario De Luca, i curatori del volume, Donato Verrastro ed Elena Vigilante e il promotore del progetto, Antonio Colangelo.
La pubblicazione è l’esito di un lungo lavoro di ricerca che recupera circa trenta ore di interviste inedite rilasciate dal presidente Colombo negli ultimi due anni di vita nell’ambito di un progetto di valorizzazione delle fonti orali sulla storia d’Italia promosso dal Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo di Potenza; da una selezione delle interviste, inoltre, è stato prodotto un documentario (per la regia di Alessandra Peralta e Cleto Cifarelli), attualmente disponibile on line sulla home page del sito del Centro (www.cgiam.org).
Il volume, che si apre con la presentazione di Giampaolo D’Andrea e con due saggi introduttivi di Donato Verrastro e di Elena Vigilante, valorizza la testimonianza di una vita che ha attraversato oltre sessant’anni di storia repubblicana ed europea ed è arricchito da un apparato di note critiche e da un’appendice di quindici interviste rilasciate da protagonisti che hanno incrociato la sua esperienza personale e politica.
Il 18 gennaio 2017 si è tenuto a Brussels, presso la DG-ECHO, il kick-off meeting del progetto SAVEMEDCOASTS – Sea level rise scenarios along the Mediterranean coasts.
Il Progetto promosso dal CGIAM e dall’INGV, e che coinvolge una partnership internazionale, è uno dei 26 progetti finanziati dal Dipartimento Protezione Civile ed Aiuti Umanitari della Commisisone Europea (ECHO) nell’ambito della call “Prevention and Preparedness Projects in Civil Protection and marine Pollution” per l’anno 2016.
L’obiettivo della call era quello di selezionare progetti in grado di supportare ed integrare gli sforzi degli Stati Membri e dei Paesi Terzi ammissibili in attività di prevenzione e preparazione in materia di protezione civile e dell’inquinamento marino con focus sulle aree in cui un approccio europeo comune è più significativo.
Il Progetto SAVEMEDCOASTS, focalizzato sulla priorità Prevention, si prefigge di rispondere alle esigenze di prevenzione della popolazione e dei beni dai disastri naturali nelle aree costiere del Mediterraneo influenzate dall’aumento del livello del mare e dagli impatti del cambiamento climatico.
Obiettivi generali del progetto sono:
La giornata di lavoro si è incentrata sulla presentazione e discussione delle attività dei 26 progetti finanziati.
I partecipanti al kick-off hanno inoltre partecipato alla visita guidata presso l’Emergency Response Coordination Centre (ERCC), in cui sono state illustrate le funzionalità e le attività del centro.
Per maggiori informazioni e aggiornamenti, consultare il sito www.savemedcoasts.eu
#Narrazioni19 – edizione 2016 – è il secondo dei cinque appuntamenti annuali di riflessione sulla comunicazione e lo storytelling, per contribuire alla condivisione dei profili ideativi di Matera 2019, all’interno di politiche di sviluppo pensate per la Basilicata, il Mezzogiorno e l’Italia del futuro.
Ed è proprio in questo quadro che si articoleranno i diversi panel: si parlerà di nuove frontiere («#SudValley. Mezzogiorno digitale e Industria 4.0: cosa c’è da fare») e di opportunità per l’industria cinematografica («Camera a Sud: politiche, produzioni, territori e visioni dell’industria culturale del Mezzogiorno»). Ma il progresso è possibile solo se sono assicurate sicurezza e stabilità, soprattutto in un’area di frontiera posta tra Nord e Sud del mondo: per tale ragione si parlerà anche di Mediterraneo (con il panel «Al centro del Mare Nostrum. La sfida non più rinviabile della stabilizzazione del Mediterraneo»).
La giornata di studi sarà conclusa con l’intervista a Marcello Pittella, Presidente della Regione Basilicata.
Martedì 11 ottobre, ore 15:30, a Roma presso la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma, si svolgerà la presentazione del documentario “Emilio Colombo. Memorie di un Presidente”.
La proiezione sarà preceduta da un dibattito i cui relatori saranno: il Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso; il Presidente della Commissione Esteri del Senato, Pierferdinando Casini; il Capo di Gabinetto MiBACT, Gianpaolo D’Andrea; il promotore del progetto, Antonio Colangelo. I lavori saranno moderati dal giornalista Stefano Folli.
Fra il 2009 e il 2013, il Presidente Colombo ha condiviso con il CGIAM (Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo) il progetto di un lungo documentario sulla sua intensa e lunga esperienza politica. In oltre trenta ore di interviste, raccolte da Alessandra Peralta, Colombo ha ripercorso le tappe cruciali della sua vita, dall’infanzia alla presidenza del Parlamento europeo.
Il documentario, frutto anche di una lunga e puntuale azione di ricerca, contiene testimonianze rilasciate dai principali protagonisti che hanno incrociato la sua storia, come Hans Dietrich Genscher, Mariotto Segni, Jacques Delors, Arnaldo Forlani, Antonio Fazio, Oscar Luigi Scalfaro, Maria Romana De Gasperi, Gianni Pittella, Gianfranco Ravasi, Giorgio Napolitano e Giampaolo D’Andrea. La produzione, frutto di sinergie virtuose tra professionalità e competenze diverse, rappresenta oggi un’importante fonte storiografica per lo studio della storia italiana ed europea del secondo dopoguerra.
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