Obiettivo principale del progetto è stato quello di mappare ed analizzare gli spostamenti che hanno interessato i centri abitati della Basilicata interessati dal terremoto avvenuto il 9 settembre 1998 con l’utilizzo di tecniche interferometriche Synthetic Aperture Radar (SAR).
Obiettivo specifico dell’attività è stato quello di descrivere le caratteristiche e le potenzialità dei dati satellitari SAR, in alternativa e/o di supporto alle campagne Global Positioning System (GPS), per la verifica dell’eventuale presenza di significative deformazioni superficiali del terreno ed ipotizzarne le cause sulla valutazione degli aspetti morfologici, sismici, idrogeologici e geologici.
L’utilizzo delle tecniche innovative satellitari ha permesso di eseguire la stima, con precisione sub-centimetrica, delle velocità di spostamento registrate nel periodo 1992-2004 in corrispondenza dei Point Target (PT) appartenenti ai centri abitati presenti nell’area interessata dal terremoto del Pollino del 9 settembre 1998.
I comuni analizzati sono stati 16 e localizzati nella parte sud-ovest della Basilicata: Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Rotonda, Noepoli, Nemoli, Viggianello, Rivello, San Paolo Albanese, San Costantino Albanese, San Severino Lucano, Fardella, Lagonegro, Episcopia, Terranova del Pollino, Francavilla sul Sinni e Lauria tutti ricompresi in provincia di Potenza.
Oltre ai dati satellitari, per l’elaborazione è stato impiegato un Digital Elevation Model (DEM) della Basilicata con risoluzione 20×20 mt, prodotto dall’Istituto Geografico Militare Italiano
(IGMI), e solo per alcune piccole parti, non coperte dal DEM sopra citato, sono state fatte delle integrazioni con un DEM satellitare Shuttle Radar Topographic Mission (SRTM) di risoluzione circa 90 metri. Generalmente sono stati eliminati dal dataset quei dati per i quali è stata misurata una baseline perpendicolare superiore a 1000 m (E2_20010228, E2_20021225, E2_20040428, E2_20001220, E2_20010404) e per ciascun progetto sono state eliminate le immagini di modulo disturbate che riducono la corretta interpretazione del dato.
Questo lavoro ha investigato le possibili relazioni esistenti tra dati di spostamento dei Point Target (PT) e ulteriori informazioni come dati topografici e climatici, per validare e interpretare i risultati dei PT. In aggiunta, l’interpretazione dei dati di spostamento dei PT è stata supportata dalla sovrapposizione della loro distribuzione geocodificata su ortofoto a scala dettagliata dell’area di interesse. Ciò è stato utile per indirizzare le investigazioni in sito alla luce degli spostamenti e delle velocità dei PT e delle differenze PT-PT. Tale sovrapposizione ha permesso di identificare gli edifici affetti da danni prodotti da problemi di instabilità idrogeologica dei versanti o da eventi sismici. Inoltre, l’interpretazione dei dati di movimento dei PT deve essere anche condotta attraverso analisi storiche perché gli interventi antropici mascherano le osservazioni di sito.
E’ stata fatta una distinzione tra dati tandem e gli altri dati ed è stato rilevato che per entrambi il trend delle deformazioni medie c’è una connessione con la serie temporale delle piogge medie e cumulate, e una proporzionalità tra inclinazione e gradiente di velocità dei PT lungo il profilo longitudinale di un versante esposto a sud-ovest.